Novamosaici: oltre sessant’anni di tradizione

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Il laboratorio Novamosaici dei Fratelli Toniutti viene fondato da Mario Toniutti nel 1955, insieme ai fratelli, nei dintorni di Milano, ove viene svolta sia l’attività musiva che quella delle vetrate artistiche, utilizzando sia la tecnica di legatura col piombo che la tecnica a Dalles, tecnica eseguita usando lastre di vetro con spessore di 2 cm e legate con il cemento anziché col piombo. Ecco la nostra storia, una storia di successi, passione e arte che continua ancora oggi.

La storia di Novamosaici

Anni 60

In questi anni i fratelli Toniutti partecipano anche a varie edizioni della Triennale di Milano: nel 1957 con mosaici su bozzetto di Piero Dorazio e Mario Bionda, nel 1960 con Cassinari e nel 1963 con Ferdinando Moneta e Giancarlo Pozzi. Nel 1968 Cantatore espone alla Galleria Gian Ferrari di Milano un’ampia selezione di mosaici da cavalletto realizzati dallo studio Toniutti: oltre a una “Crocifissione” si tratta in prevalenza di ritratti realizzati negli ultimi anni dall’artista, opere caratterizzate da una particolare vivacità nel taglio e nella disposizione delle tessere che si accompagna a una certa libertà nell’uso dei materiali, mescolando smalti, marmi, ciottoli di fiume e intarsio.

Intensa è l’attività lungo gli anni Sessanta per la committenza religiosa, dalla pala dell’altare con la “Crocifissione” su bozzetto di Mino Buttafava nella Chiesa di San Giovanni Evangelista a Milano (1962), al “Cristo risorto” nella Chiesa Parrocchiale di Sesto San Giovanni, e ancora interventi musivi nelle Chiese di Taccona di Muggiò (350 mq.) su bozzetto di Trento Longaretti, a Torrazza di Cambiago (40 mq.) su bozzetto di Padre Ambrogio Fumagalli con il quale realizzeranno nel 1980 anche un trittico dedicato a S. Benedetto per la Chiesa degli Olivetani a Seregno, al catino absidale (360 mq.) di S. Giuseppe al Trionfale a Roma, su bozzetto di Pio e Silvio Eroli (1964), alle decorazioni per la Missione Americana all’EUR, e per molte altre Chiese ad Alghero, a Siena etc...


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Novamosaici oggi


Novamosaici ha dimostrato, oltre alla capacità artistica nell’ accostamento dei vari materiali musivi, anche notevole abilità tecnica e professionale, infatti è riuscita, in questo caso, ad ottenere dei pannelli musivi pre-finiti che hanno superato tutti i test di reazione al fuoco riuscendo così ad ottenere la Classificazione ed Omologazione Europea dei materiali utilizzati, cosa che in commercio non esisteva.

Nell’anno 2012, per conto dell’artista Francesco Radaelli, l’azienda realizza 130 metri quadri di vetrate artistiche ad Amman ed a Zarqa, in Giordania, ed altre esecuzioni musive, oltre a restauri e realizzazioni di vetrate artistiche in Italia. Nel 2013 espone alle mostre personali che le città di Melzo e Gorgonzola le organizzano per celebrale il continuo impegno e l’importanza dell’azienda in tutti gli ambiti, sia pubblici che privati, sia in Italia che all’estero.

Nel 2014 la Novamosaici, sempre in collaborazione con Z-Art di Cinzia Pasqua, si trova impegnata in un'importante restauro di un mosaico pavimentale del 1905. L'opera Musiva è stata prima completamente distaccata dal sito originale ed in seguito, dopo diverse fasi d'intervento nel laboratorio a Bollate, riposizionata nella nuova collocazione utilizzando idonei supporti adatti per la collocazione all'esterno.

Sempre nel 2014 è stata realizzata una decorazione di 140 mq. da collocare in un bordo piscina in Russia.

Nel 2015 sono stati eseguiti due importanti interventi di restauro a Parigi, su mosaici parietali collocati sia all’interno che all’esterno di edifici pubblici.

Importante evento si è svolto alla fine dell’anno, infatti la Novamosaici il 12 12 2015, ha festeggiato il suo 60 esimo anno di attività, essendo stata fondata nella medesima data nel lontano 1955.

LA FILOSOFIA


Il laboratorio si è qualificato fin dagli esordi per una stretta collaborazione con artisti attivi principalmente in ambito milanese, avviando una continua sperimentazione e confronto con linguaggi e tecniche musive diverse, anche d’avanguardia, adottando la lavorazione diretta anziché quella a rovescio su carta : tra questi artisti, spaziando tra figurazione e astrattismo, ricordiamo Bruno Cassinari, Domenico Cantatore, Giuseppe Migneco, Aligi Sassù, lo scultore Francesco Messina, Gianni Dova, Mauro Reggiani, e anche artisti stranieri, in particolare svizzeri.

Tra le prime ampie decorazioni musive eseguite dal laboratorio vi è la facciata della Scuola Media di Sondrio su bozzetto di Cassinari (1960), uno degli artisti più assidui del laboratorio insieme a Cantatore. Proprio con Cantatore, che si accosta al mosaico attraverso Mario Toniutti, il laboratorio realizza nel 1961 per il Padiglione della Chiesa Cattolica all’Esposizione Internazionale del Lavoro a Torino un’originale composizione, concepita per elaborare campiture e con una vivace disposizione delle tessere, simboleggiante la presenza della chiesa nel mondo del lavoro, recuperata nel 1980 e collocata nella Chiesa “Gesù Divin Lavoratore” in Milano.

Nel corso di questi 60 anni di storia di Novamosaici si è assistito alla progressiva distinzione dei limiti convenzionali della tessera tradizionale per elaborare una tecnica innovativa che man mano si coniugava con l’evolversi dell’arte contemporanea.

Questo è stato il risultato di una partecipazione commossa e convinta che è data soltanto da una libera e spontanea scelta individuale, capace di intuire ed interpretare in opere musive, le caratteristiche ed unicità di ogni singolo artista.

Queste parole trovano conferma, visitando il laboratorio- esposizione, nel quale sono esposti diversi artisti con i quali l’azienda è cresciuta e si è sviluppata, ed in queste opere troviamo conferma di quanto espresso, ogni opera è un’opera a se stante, ogni artista è stato interpretato per le sue unicità espressive e quindi le traduzioni a mosaico sono tutte diverse.

Non ci sono accademismi schematici dove appresa una tecnica ed un metodo, questa la si riporta all’infinito con le medesime pezzature e metodo di posa, la filosofia di Novamosaici, appresa dal fondatore, era quella che ogni mosaico doveva ricalcare la filosofia, le caratteristiche e le unicità di ogni singolo artista.

Crediamo che l’esperienza dei fondatori abbinata alla passione e rispetto del lavoro tramandato, abbiano portato l’ Azienda Novamosaici a soddisfare ogni richiesta tecnico-artistica da parte del committente, garantendo un risultato finale in grado di coniugare valore artistico e qualità tecnica.